Scusate l'assenza, ma la vita in queste settimane è corsa frenetica, senza togliermi la lettura.
Denise © |
Questa volta voglio parlarvi di un libro che ho comprato al chilo. Si avete capito bene: a peso. E non ci trovo niente di male se tutto ciò induce gente a comprare e farsi una cultura di sane parole, allontanandosi dalla monotonia televisiva ed artificiale. La vita scorre meglio su parole stampate che su onde radio. E nel momento che leggete non scorre solo una vita, ma molteplici: la vostra da lettore, quella del personaggio, la vostra intrecciata al personaggio, quella che vi circonda.
Che dire, Biscotti al malto Fiore per un mondo migliore è un carinissimo libro che non ha tante pretese, scorrevole, un po' contaminato dallo stile "Baricchiano" (la scrittrice ha frequentato la scuola Holden, ed è forse da qua che proviene quella piccola sfumatura che io, lettrice di Baricco, ho notato).
Per quanto sia un romanzo alla mano, tratta argomenti e situazioni che tutti abbiamo passato nel bene e nel male: la vita capovolta dal primo giorno di scuola e che, a passi ben distesi, ha sconvolto le nostre testoline fanciullesche piene di giochi e filastrocche full time, come una libellula in balia di un tornado.
L'amichetta del cuore, la nemica del cuore, la morte, il primo amore platonico, i primi argomenti tabù, la crescita in tutta la sua prorompete violenza.
Siamo stati (più o meno) tutti come Leda, la protagonista.
Siamo stati (più o meno) tutti come la sua famiglia.
Siamo stati (più o meno) tutti come la sua amica del cuore.
Siamo stati (più o meno) tutti come la sua nemica preferita.
Siamo stati (più o meno) tutti bambini stretti da regole che ancora non conoscevamo.
Siamo stati tutti bambini.
Voto 7
Didi
Nessun commento:
Posta un commento